L’Ortodonzia è considerata da molti la più medica tra le specializzazioni odontoiatriche perché deve tener conto dei fattori di crescita e rimodellamento dento-scheletrico e dei tessuti molli, come scritto nell’Enciclopedia Treccani, dal prof. Raoul D’Alessio presidente SUSO Roma ed ideatore della Tavola Rotonda svoltasi a Roma il 27 gennaio dove si è discusso di autodeterminazionenella terapia ortodontica
Ospitato e sostenutodal prof. Massimo Cordaro dell’Università Cattolica e moderata dalla prof.ssaErsilia Barbato, prof.Raoul D’Alessio eprof.ssaAntonella Polimeni, l’incontro è stato caratterizzata dalla presenza di varie sigle del mondo ortodontico quali SUSO, ASIO, SIDO, SIOF e CAO nazionale.
Prendendo la parola il presidente nazionale del Sindacato Ortodontisti (SUSO), Pietro Di Michele, ha sottolineato l’influenza del web che impone ai medici l’aggiornamento rapido sulle linee-guida ministeriali: non riescono a tenere il passo con il mutamento, che è compito del medico governare, sensibilizzando opportunamentegli utenti.
Giuseppe Fiorentino, presidente nazionale SIDO, a sua volta ha preso in considerazione gli aspetti clinici di un trattamento ortodontico, ribadendo la natura di “atto medico” pienamente condiviso col paziente, anche se l’ortodontista è spesso visto (a torto) come un artista del sorriso, visione che non considera affatto la componente biologica da dover gestire.
Per far fronte al far west mediatico in cui un paziente/cliente decide autonomamente un trattamento,ilpresidente nazionale ASIO Cesare Luzi sottolinea l’importanza dell’unione tra società scientifiche, sindacati e associazioni di categoria. A tal proposito nella regolamentazione del fenomeno, la disponibilità dellaCAO nazionale (Commissione Albo Odontoiatri) è stata richiamata da Patrizia Biancucci, dell’Ufficio Stampa SUSO e componente CAO Torino, che si è fatta portavoce del neoletto presidente nazionale, Raffaele Iandolo.
Cristina Grippaudo, direttore della Scuola di Ortodonzia della Cattolica di Roma ha compiuto un esame su quanto viene offerto dalweb mentre prende sempre più piede a tutti i livelli il concetto di enpowerment del paziente dove il medico è passato da una posizione di autorità ad una “di facilitazione” terapeutica.
Sostenitoredella Tavola Rotonda, Massimo Cordaro punta invece sulla preparazione di professionisti coscienziosi che non si mettono in competizione con l’industria del fai-da-te e dell’estetica ortodontica, mantenendo la propria integrità ed evitando sfruttamento e sottooccupazione, mentre Gabriella Galluccio ha a sua volta sottolineato come il fai-da-te ortodontico trovi terreno fertile disocietà attive soprattutto nel mondo asiatico.
Ribadendo l’importanza dellacomunicazione tra professionisti e tecnici ortodontici, dal presidente nazionale ORTEC Giammarini è venuta una dichiarazione di sostegno alla classe ortodontica. La Web 2.0 sarebbe una linea di demarcazione oltre la quale il paziente può interagire con l’informazione ottenuta da blog, forum e social network.
In chiusura della mattinata dal Past President SIOF, Alberto Laino e dal prof.Spagnolodell’UniversitàFederico II di Napoli, è stato richiamatoil concetto di ETICA della Professione attraverso le sue componenti fondamentali: comunicazione, interdisciplinarietà, personalizzazione dell’intervento e esistenza di terapie alternative. Concetti formativi delle attuali linee-guida per la professione medica che dovrebbero essere appannaggio conoscitivo di tutti gli operatori.
Dalla Tavola Rotonda sono emersi questi punti salienti:
- coscienza del nuovo sistema di comunicazione a più livelli col web;
- personalizzazione dei piani di trattamento “Taylor Made”;
- collaborazione ed interdisciplinarietà tra operatori;
- valorizzazione della potenziale scientificità delle industrie web;
- compattamento della categoria attenti alle nuove leve di professionisti che si affacciano al mondo del lavoro.
A cura di: Patrizia Biancucci, Ufficio Stampa SUSO
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