Cari colleghi,

In relazione all’aumento del numero di casi confermati di infezione da Coronavirus e alla crescente attenzione mediatica ad esso correlata, ci apprestiamo a fornirvi alcune indicazioni riguardo all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo in queste ore. Raccomandazioni che non possono essere valide nello spazio e nel tempo perché è evidente che le situazioni possono cambiare di ora in ora.

Per questo vi invitiamo ad attenervi alle direttive che verranno progressivamente emanate dai Ministeri competenti.

Abbiamo la responsabilità di trasmettere un messaggio, destinato anche ai nostri pazienti, che non faccia sottovalutare il problema ma neanche crei allarmismi che possano generare situazioni di panico e svuotare inopportunamente gli studi.

Intanto facciamo proprie alcune raccomandazioni generiche indirizzate ai colleghi e alla cittadinanza che sono senz’altro chiare e alle quali è opportuno attenersi perentoriamente. Le troverete in allegato a questa circolare.

È confermato che gli studi compresi nelle zone rosse che hanno evidenziato il maggior numero di contagi, come da ordinanza ministeriale, dovranno rimanere chiusi fino a nuove disposizioni.

Per tutti gli altri studi del territorio italiano è ragionevole prevedere nei prossimi giorni un rallentamento dell’attività ambulatoriale e del numero di pazienti che si presenteranno agli appuntamenti.

Consigliamo di sfruttare questo tempo a disposizione per effettuare insieme al personale di studio una efficace revisione delle procedure e dei protocolli operativi di sterilizzazione e di sanificazione ambientale.

Ad esempio può essere utile allungare gli intervalli di tempo tra una visita e l’altra per aerare, decontaminare e sanificare al meglio gli ambienti di lavoro.

Sarà utile aggiornare la scheda anamnestica di tutti i pazienti in cura attraverso domande dirette sullo stato di salute e su viaggi recenti.

Suggeriamo anche di monitorare l’attività di studio attraverso telefonate o messaggi preventivi agli appuntamenti.

Riduciamo al minimo la permanenza dei pazienti in sala di attesa, attraverso una programmazione oculata degli appuntamenti.

Concentriamo il maggior numero possibile di attività (anamnesi, preventivo, cura, colloqui) nel minor numero di ambienti a cui far accedere il paziente.

Invitiamo i nostri Soci a condividere queste informazioni per far sì che i professionisti, il personale di studio e chiunque operi nella filiera dell’assistenza possa essere messo nelle condizioni di lavorare in sicurezza per sé stesso per poter successivamente assistere gli altri.

Ribadiamo la raccomandazione di attenerci esclusivamente alle notizie ufficiali trasmesse da Ministero, Regioni coinvolte e Aziende sanitarie per evitare la diffusione di notizie non confermate e allarmistiche.

A breve dovremmo ricevere dettagli in merito a corrispettivi economici da destinare a coloro che per causa di forza maggiore saranno impossibilitati a svolgere la propria attività lavorativa.

Il Consiglio Direttivo Nazionale SUSO

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