2Nonostante le misure d’aiuto economico Covid-19 previste per i liberi professionisti siano veramente poche, tra i dentisti si è creata una certa confusione tra la cosiddetta indennità di sostegno di € 600 prevista dal Governo e il sussidio di € 1000 previsto dall’ENPAM. A fronte dell’approssimazione e della frammentarietà di informazioni che sono circolate soprattutto in mancanza di istruzioni procedurali, credo sia utile cercare di fare chiarezza tra le due diverse misure di sostegno.

Innanzitutto deve essere chiaro che si tratta di due ammortizzatori diversi, ancorché per i dentisti entrambi convergono sull’ENPAM, incaricato dei relativi pagamenti.

Il primo è un’indennità di € 600,00 riconosciuta anche ai professionisti iscritti agli albi e alle Casse, messa in campo con il Decreto Interministeriale firmato 28 marzo u.s. dal MEF e dal Ministro del Lavoro, con il quale sono stati definiti i criteri di utilizzo del fondo per il reddito di ultima istanza previsto dall’art. 44 del D.L. 17.3.2020 n. 18 (noto come Cura Italia) per garantire un reddito minimo agli autonomi privi di altre indennità.

Questa misura è stata messa a punto in collaborazione con le Casse di previdenza professionali, alle quali dovranno essere inoltrate le richieste di pagamento. I dentisti a partire dal 1° aprile potranno quindi rivolgersi a ENPAM per ottenere questo sussidio che, tuttavia, potrà essere beneficiato solamente da coloro che possiedono determinati requisiti.

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L’indennità di ultima istanza e il sussidio ENPAM – clicca qui

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