Uno degli effetti che il COVID ha prodotto in ambito economico è stato quello di incentivare l’aggregazione tra professionisti.

Questo andamento, prevalentemente concentrato sulle “società tra professionisti” (STP), è un fenomeno che viene messo in evidenza non solo in ambito odontoiatrico e sanitario, ma che interessa anche gli altri settori.

Nei processi di fusione che riguardano gli studi legali medio piccoli, ad esempio, nel 2020 si è evidenziato un 57% di studi in vendita, aggregazioni che hanno prodotto l’aumento del fatturato medio e l’ottimizzazione dei costi gestionali.

Questo fenomeno di aggregazione, nel settore degli studi legali si verifica maggiormente quando si devono cedere gli studi in cui i professionisti interessati hanno una età media intorno ai 63 anni.

La vendita e l’aggregazione con altri professionisti, anche relativamente al patto generazionale con inserimento di nuovi collaboratori, non deve essere interpretato come una fuga dalla professione dei professionisti senior ma piuttosto, un modo oggettivo per migliorare la qualità della vita e del lavoro ed essere maggiormente competitivi in uno scenario di mercato oggi molto diverso rispetto a quello dei decenni precedenti.

La necessità di una maggiore competitività e la crescita delle specializzazioni determina un’esigenza collegata anche al fisiologico incremento di fatturato. Nel settore degli studi legali la domanda di acquisto ha già superato l’offerta e questo naturalmente ha determinato una riduzione del coefficiente moltiplicatore per la determinazione dell’avviamento professionale.

Ma sono emersi dei nuovi modelli di determinazione del valore degli studi che hanno introdotto quegli elementi qualitativi, apparentemente intangibili, che però acquisiscono un enorme valore rispetto agli estratti numeri di un bilancio. Due studi con gli stessi numeri possono apparire uguali, ma se possiedono un codice genetico totalmente differente avranno delle diverse prospettive di ritorno sull’investimento futuro.

Rimane aperto e controverso il tema della neutralità fiscale per il conferimento o per la trasformazione di attività professionali e studi associati in STP. Ma su questo tema, come su tutta la materia, la regola è sempre la stessa, bisogna valutare caso per caso.

Prof. Antonio Pelliccia – Arianto srl

Scrivici nel form sottostante per avere maggiori approfondimenti