Nasce dall’ XI Congresso Nazionale SUSO, svoltosi lo scorso fine settimana a Modena e organizzato in collaborazione con SIOF, SIDO, AIDOR e Ausl MO, il primo Tavolo di confronto sugli Allineatori dentali.

Presenti aziende, università, sindacati e associazioni di specialisti, generalisti e odontotecnici.

Le nuove tecnologie ed una legislazione poco chiara, avevano convinto diverse aziende a promuovere “sistemi fai da te” che consentono ai singoli pazienti di intraprendere un trattamento ortodontico, bypassando l’odontoiatra.

Ma non solo – afferma il Presidente SUSO Gianvito Chiarello -, oggi il rischio più concreto è che un caso classificato come “facile” trattato dall’Odontoiatria generale possa non essere adeguatamente monitorato lungo tutto il suo percorso terapeutico, con possibili ripercussioni medico legali per chi lo ha preso in carico. È necessario garantire al paziente che solo un odontoiatra con adeguate competenze in Ortognatodonzia possa impostare una terapia con gli allineatori: questo è il punto fermo da cui si è partiti per avviare il confronto e per il quale, dice il presidente Chiarello, “tutti si sono trovati concordi  sulla necessità di stilare un codice etico”.

Codice etico che deve avere come obiettivo centrale la tutela del paziente e la garanzia che il trattamento debba essere seguito durante tutte la sua evoluzione clinica da professionisti qualificati, oltre a mantenere l’impegno da parte delle aziende ad evitare il rapporto diretto con l’utente finale”, ribadisce Pietro Di Michele, promotore del Congresso.

Punti di vista condivisi e che saranno le basi per una un’auspicata intesa, con l’impegno di continuare il dialogo tra le parti.